Mia cara Lucia, che cosa dura salutarti. Mai avrei pensato potesse accadere, neanche quando ti ho sentita abbattuta, io ci credevo, credevo che ce l’avresti fatta. Avevamo parlato di questa tua bella raccolta, ti dissi che l’avrei voluta pubblicare, ma non è giusto che tu non ci sia più, non è giusto.
Si sono asciugate le parole, non riesco a scrivere altro, la rabbia oggi annebbia ogni cosa che annega nelle lacrime e nel dolore.
tua.
Testi tratti da:
O Penati Lari!
Venti conversazioni con i morti
(Quaderni di RebStein, XXXIX, Luglio 2012)
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